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Sicuro della tua sicurezza?

Sicuro della tua sicurezza?

Lo scenario a cui le molteplici tecnologie odierne ci conducono, andrebbe analizzato in maniera molto più approfondita e dettagliata. Al giorno d'oggi, molti di noi affidano la sicurezza della propria casa e dei propri beni a quelle che possono essere considerate le naturali evoluzioni del connubio domotica ed informatica/elettronica, in grado di allontanare lo spauracchio dello stereotipo del ladro con il grimaldello.

Tuttavia, la domanda che ciascun individuo si pone è sempre la stessa: siamo realmente al sicuro grazie alle funzionalità di questi apparati tecnologici?

La risposta è semplice. Ciascuna apparecchiatura dispone di un sistema operativo che, seppur minimale, è connesso ad Internet ed è quindi soggetto ad attacchi di tipo informatico.

Presupponendo che non tutti possono essere degli abili ingegneri informatici (e alle volte neanche basta) è necessario comprendere quelle poche e apparentemente scontate regole per difenderci da queste potenziali invasioni alla nostra privacy.

- Connessione SSL: quanto viene visualizzato sullo schermo può essere decodificato solamente dal mittente e dal destinatario grazie al protocollo SSL che  offusca tutte le informazioni a terzi

Cambio password:  l'utilizzo reiterato della password di default (per quanto lunga e alfanumerica) può esporre a rischi indesiderati. Il cambio della medesima è vivamente consigliato per tutti gli accessi. Il suggerimento è quello di utilizzarne 3/4 tipologie e diversificare quella della mail, degli affari bancari e dei dispositivi di domotica.

- Accesso remoto: quanto precedentemente esplicitato (l’utilizzo di SSL e di una password superiore agli 8 caratteri) è condizione necessaria affinchè si rispettino i requisiti per assicurare l'affidabilità dei server esterni per l'accesso da remoto attraverso le app ed evitare possibili tentativi di intrusione. 

- Archiviazione dati: l'archiviazione dei nostri documenti nel mondo del cloud deve avvenire in forma anonima, così da rendere vano qualsiasi sforzo fraudolento.

- Doppia autenticazione: il fatto che qualcuno ci spii durante l’immissione di una password è possibile. Molti sistemi al primo accesso richiedono l’immissione di una password lunga e di una successiva seconda password, magari più corta. Dal secondo accesso in poi sarà sufficiente inserire la password corta e re-inserire quella lunga su richiesta solo di tanto in tanto. Questa metodologia di autenticazione ci mette al riparo da moltissimi rischi: quello che accade infatti è che con l’immissione della password lunga al primo accesso il sistema “registra” il dispositivo e lo riconoscerà all’accesso successivo. 

Proteggersi e proteggere la propria privacy, compresa quella domestica, è un diritto che dobbiamo tutelare partendo da noi stessi e da poche considerazioni e accortezze. Pensare che basti solo questo sarebbe deleterio, ma è sicuramente un buon punto di partenza!