Austria aumenta gli incentivi alla ricerca

Austria aumenta gli incentivi alla ricerca

Con l'avvio del nuovo anno l'Austria ha aumentato l'incentivo fiscale alla ricerca, portandolo dal 12% al 14%. E' destinato nel dettaglio a tutte le imprese che investono in ricerca, innovazione e sviluppo, sia internamente e sia a contratto, a prescindere dalla loro dimensione. "A trarne notevoli vantaggi saranno soprattutto le imprese innovative e propense agli investimenti", spiega René Siegl, managing director di Aba-Invest in Austria, l'ente governativo che assiste le aziende interessate a insediarsi nel Paese e fa capo al ministero federale della Digitalizzazione e dell'Economia.

L'aumento è partito il primo gennaio 2018 e "possono richiederlo anche le aziende che non hanno utile o che registrano utili contenuti - spiega l'Agenzia in una nota -. Il premio viene erogato in contanti, in tempi brevi e senza lungaggini burocratiche. È possibile rivendicare tali costi persino a prescindere dal buon esito del progetto". L'Austria, secondo un recente rapporto Eurostat, è il secondo paese in Europa dopo la Svezia per spesa in ricerca e sviluppo con un'incidenza del 3,09% sul Pil nel 2016. Austria e Svezia sono gli unici due paesi che ad oggi hanno superato l'obiettivo strategico stabilito dall'Ue del 3% entro il 2020 della quota di spese in R&S rispetto al Pil. In particolare, l'Austria negli ultimi 10 anni ha registrato il più alto aumento delle spese in ricerca nell'Unione Europea (+0,73%).

A beneficiare dell'aumento dell'incentivo fiscale ci sarà anche l'impresa italiana Scuderia-E, che ha scelto Salisburgo per le sue attività di ricerca sulla mobilità sostenibile. L'azienda importa inoltre auto elettriche e converte singoli modelli tradizionali in veicoli elettrici. Il modello di punta è la Fiat 500e, che a giugno 2018 partirà da Bolzano per raggiungere Oslo, con l'intento di percorrere 2.000 chilometri di distanza in meno di 24 ore, battendo così del 30% l'attuale record mondiale, e senza consumare carburante.(ANSA).